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Deep preceptorship: sinergie nella gestione dell’asma e della fibrosi polmonare

17 Ottobre 2020 @ 8:30 - 15:30

EVENTO SVOLTO IN SEDI DIFFUSE:
AFT Palazzo Motti – Via Toledo 156 Napoli
Cooperativa KOS – Via Palermo 6 Napoli
Cooperativa Comedafra – Via G. La Pira 19 Afragola (NA)
Ambulatorio Ambrosino – Via Pagliaro 5 Bacoli (NA)
Cooperativa Tresana 99 – C.so IV Novembre 45 Barra (NA)

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La fibrosi polmonare idiopatica (IPF) è una malattia cronica progressiva caratterizzata da un anomalo accumulo di tessuto fibrotico a livello del parenchima polmonare, associata a una significativa morbilità e a una prognosi infausta. Il tempo medio stimato di sopravvivenza è di 2-4 anni dalla diagnosi.
Sebbene la comprensione globale della malattia rimanga sconosciuta, la ricerca, negli ultimi anni, è riuscita a definire alcune pietre miliari nella descrizione della sua patogenesi. In particolare, fattori genetici ed epigenetici sembrano giocare un ruolo importante nel processo di fibrosi.
Dal punto di vista epidemiologico alcune situazioni ambientali e l’esposizione a determinati agenti hanno dimostrato di aumentare il rischio di insorgenza di IPF, che colpisce prevalentemente soggetti di sesso maschile di età superiore ai 50 anni.
La sintomatologia più frequente è molto simile a quella di altre patologie respiratorie e comprende tosse secca e dispnea: spesso i sintomi si presentano molto tempo prima della diagnosi.
Il decorso clinico della malattia è piuttosto eterogeneo; in alcuni soggetti i sintomi risultano essere marcati fin dall’esordio, in altri sono inizialmente moderati e peggiorano in modo graduale nell’arco di diversi mesi o anni.
La necessità di una diagnosi accurata, precoce e non invasiva e un approccio terapeutico comprensivo e personalizzato sono alcune importanti problematiche a cui i clinici devono far fronte. È infatti noto dalla letteratura come diagnosi e trattamento precoci possano influire sul decorso dell’IPF e rallentare così il declino della funzionalità polmonare.
L’asma è una patologia cronica dei bronchi, nella quale si verifica una costrizione delle vie aeree che da luogo a mancanza o difficoltà di respiro. I tipici sintomi dell’asma sono respiro sibilante, senso di costrizione toracica, difficoltà respiratoria e tosse.
Gli obiettivi che ci prefissiamo sono orientati al controllo dei sintomi nel breve termine e delle riacutizzazioni, nel lungo periodo. Fondamentale è per il clinico che gestisce il paziente asmatico è il presidio dell’aderenza e in quest’ottica, farmaci che offrono device intuitivi con una posologia semplice offrono al paziente maggiori output di successo clinico in termini di benefici alla salute respiratoria.
Le sinergie territoriali offerte da MMG e specialista guidano il paziente nel raggiungimento dei suoi obiettivi di salute.
Obiettivo di questo corso, in modalità di videoconferenza, è quello di creare un ampio momento di condivisione e confronto tra medici specialisti e medicina del territorio al fine di approfondire le tematiche trattate per consentire una corretta diagnosi e successivamente l’approccio terapeutico più corretto e adeguato.
Responsabili scientifici: Calabrese Cecilia, D’Amato Maria, Stanziola Anna;
Crediti ECM: 6;
Il corso si rivolge a 100 partecipanti tra:
Medico Chirurgo: Allergologia ed immunologia clinica; Malattie dell’apparato respiratorio; Medicina generale (Medici di famiglia); Medicina interna;

ID: 297770;
Obiettivo Formativo: Documentazione clinica. Percorsi clinico-assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza – profili di cura;

Per ulteriori info e CV Docenti inserire ID 297770 sul Sito Age.na.s.

Dettagli

Data:
17 Ottobre 2020
Ora:
8:30 - 15:30
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Organizzatore

Antonella Morra
Email:
antonellamorra@eubea.it

Luogo

ONLINE – VIDEOCONFERENZA