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15 Ottobre 2021

L’EMATOLOGIA, L’ONCOLOGIA, LA MEDICINA DEL DOLORE E L’IMMUNOLOGIA TRA MEDICAL HUMANITIES, PRECISION MEDICINE E COVID-19

Prima giornata: 15 ottobre 2021 dalle ore 15:00 alle ore 20:30 Seconda giornata: 16 ottobre dalle ore 16:00 alle ore 20:00 Iscriviti Clicca qui per scaricare il programma La Medicina Narrativa (Narrative Based Medicine - NBM) sta facendo il suo silenzioso ingresso nel campo delle cure, ponendosi come attitudine e strumento propriamente terapeutico oltre che di umanizzazione delle cure. In maniera apparentemente paradossale, ciò sta avvenendo nell’era dell’irrompere – talora con impressionanti successi e comunque con irresistibili promesse di vittoria su malattie da sempre ritenute incurabili – della Precision Medicine (PM), che è fondata sulla integrazione delle conoscenze e delle tecniche derivate dalla bioinformatica, dalle biotecnologie, dalla genetica e dalla manipolazione dei Big Data in medicina [...]
30 Giugno 2021

L’EMATOLOGIA, L’ONCOLOGIA E LA MEDICINA DEL DOLORE TRA UMANIZZAZIONE DELLE CURE E PRECISION MEDICINE

EVENTO BLENDED RES in videoconferenza 17 e 18 Dicembre 2020 dalle ore 16:00 alle ore 20:00 FAD 02 Gennaio-30 Giugno 2021 Clicca qui per scaricare il programma La Medicina Narrativa (Narrative Based Medicine - NBM) sta facendo il suo silenzioso ingresso nel campo delle cure, ponendosi come attitudine e strumento propriamente terapeutico oltre che di umanizzazione delle cure. In maniera apparentemente paradossale, ciò sta avvenendo nell’era dell’irrompere – talora con impressionanti successi e comunque con irresistibili promesse di vittoria su malattie da sempre ritenute incurabili – della Precision Medicine (PM), che è fondata sulla integrazione delle conoscenze e delle tecniche derivate dalla bioinformatica, dalle biotecnologie, dalla genetica e dalla manipolazione dei Big Data in medicina. Così, se da un lato i media e giornali sono pronti ad annunciare le continue promesse di nuovi approcci ‘personalizzati’ al trattamento del cancro, usando terapie ‘targeted’; se la ricerca investe incessantemente su nuove molecole terapeutiche frutto dell’ingegneria genetica e farmacologica, su biomarkers, su robotica, nanotecnologie e genomica; se malattie prima giudicate incurabili oltre che inguaribili, vengono sempre più trasformate in condizioni di cronicità (come eravamo abituati ad esempio per il diabete o l’ipertensione e le malattie cardiovascolari ed alcune malattie infettive croniche); così, se tutto questo, da un lato, dall’altro è sempre più asfissiante il rischio di portare a fondo la frattura e di rendere irriducibile lo hiatus riconducibile al vecchio e mai risolto problema cartesiano di divisione tra mente e corpo. Da un lato il corpo, terreno di ricerca scientifica canonizzata e di vittorie della scienza galileiana, misurabile oggettivamente nelle sue dimensioni, oggetto della Evidence Based Medicine EBM e suscettibile di cure mediche. Dall’altro lato la sempre sfuggente e mal delimitata mente, con la sua spesso ineffabile condizione esistenziale legata a sentimenti embodied ed a quali difficilmente spiegabili se non con i più evoluti modelli di Scienza Neuro-Cognitiva e Scienza della Complessità; la tanto trascurata dimensione mal materializzabile, che pure ci rende profondamente umani, quella dimensione che nella malattia del corpo diventa dolore esistenziale, paura e rischio di perdita di senso nella ricostruzione narrativa della storia di ciascuno di noi. È tale dimensione umana e sociale di embodied cognition e di empatia incarnata, che ricongiunge la mente ed il corpo, che vogliamo riportare a considerare in maniera coestensiva al più profondo senso della cura e della medicina, traendola fuori da quegli angusti e strozzati rari rivoli di appassionato umanesimo ed indicando un percorso ed una direzione per un viaggio alla volta di tratturi e di roccaforti scientifiche [...]
26 Ottobre 2018

L’ematologia, l’oncologia e la medicina del dolore tra umanizzazione delle cure e precision medicine – II workshop

L’integrazione tra sviluppi medici, nuove tecnologie e bioinformatica sta determinando profondi e radicali cambiamenti nel campo della diagnosi e cura di malattie gravi e spesso inguaribili. L’utilizzo clinico routinario di dati di biologia molecolare, genetici ed epigenetici, se da un lato rende possibili approcci diagnostici e terapeutici inimmaginabili fino a pochissimi anni fa, dall’altro rischia di sfociare in derive di tecnicismo, burocratizzazione dell’atto medico e iperspecializzazioni che allontanano dal modello olistico di ars medica e portano a guardare alla malattia piuttosto che al malato (...)