Effetto covid: aumenta la voglia di viaggiare!

Effetto covid: aumenta la voglia di viaggiare!

Nonostante l’impennata dei contagi da Covid-19, la guerra in Ucraina e l’aumento vertiginoso dei prezzi, la voglia di viaggiare degli italiani è in netta crescita rispetto al passato pre-Covid.

I dati di Confturismo-Confcommercio certificano che sono ventotto milioni gli italiani pronti a partire. L’80% resterà in Italia e il 57% dei vacanzieri sceglierà come meta delle vacanze il mare.

Il viaggio come fuga

Secondo alcuni psicologi, la motivazione principale del viaggio è la fuga intesa come evasione dall’ordinario; l’impossibilità di spostarsi liberamente durante la pandemia ha accentuato il desiderio di scappare.

La psicologa californiana Carla Marie Manly ha spiegato che “Quando si vivono esperienze traumatiche si cerca di evadere dalla realtà per evitare ulteriore malessere psicologico, ma per colpa delle restrizioni i tanti che utilizzavano il viaggio come modalità di fuga dallo stress non hanno potuto farlo. Questo ha portato molti a sentirsi ansiosi, prigionieri, a volte anche arrabbiati”.

Nuova sensazione di urgenza

Il 2022, secondo gli addetti ai lavori, potrebbe già essere l’anno per riprendere ad esplorare il mondo. “C’è una nuova sensazione di urgenza a viaggiare”, spiega Stephanie Papaioannou, vicepresidente dell’agenzia di viaggi di lusso Abercrombie & Kent. “Si ha l’impressione di avere perso due anni e i clienti più anziani sono preoccupati di avere meno anni in salute davanti per viaggiare”, aggiunge.

Davanti a questo forte desiderio i viaggiatori si preparano così a pensare in grande, sorvolando anche sul problema caro-prezzi. Il gigante delle prenotazioni Online Expedia l’ha già definito “year of the GOAT (Greatest Of All Trips)”, cioè l’anno del viaggio migliore di tutti. La pandemia ha cambiato l’approccio dei viaggiatori, spingendoli a partire e a visitare ora le mete dei loro sogni. Ha reso concreta la paura di nuove pandemie e chiusure, rendendo più immediati i bisogni.

La pandemia ci ha spinto anche a cambiare abitudini di viaggio. I dati presentati di recente dall’Associazione Ricerche Interdisciplinari di Psicologia del Turismo, raccontano che alcune nuove dinamiche si sgonfieranno con la fine della pandemia come le vacanze solo all’aria aperta o la scelta di mete vicine, ma altre sembrano destinate a rimanere. Un esempio su tutti è la commistione vacanza/lavoro, resa possibile dal lavoro da remoto, che potrebbe portare a un ritorno nelle seconde case e a nuovi modi di vivere le ferie e il tempo lavorativo.

ll sociologo Paolo De Nardis, docente presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università La Sapienza di Roma, paragona l’attuale voglia di riprendere a viaggiare a quella di un tempo ormai lontano. “Tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, gli intellettuali di famiglia aristocratica europea destinavano ai figli promettenti negli studi il famoso grand tour. E all’epoca l’Italia era una delle mete preferite. Oggi questa parentesi forzatamente domestica ha instillato la scintilla di fame e sete di qualcosa di diverso, che possa rientrare più nel mondo dei sogni che della realtà, dato che la realtà è in qualche modo una sorta di cattività casalinga e soprattutto distanza fisica”.

Revenge Tourism

Nasce il fenomeno del “revenge tourism”, cioè il desiderio di vendetta o riscatto da parte di coloro che, dopo l’austerità imposta dal covid, sentono fortissimo il desiderio di viaggiare. Un viaggio per recuperare il tempo perduto nei lockdown.

Il dilagare delle prenotazioni nasce dalla componente emotiva, che gioca un ruolo soprattutto tra i single che, più di altri, hanno patito le restrizioni e l’isolamento durante la pandemia.

Ma quali sono i principali benefici del viaggio?

Gli esperti concordano su cinque punti essenziali:

il viaggio aumenta la fiducia in se stessi, perché si è costretti a confrontarsi con persone e contesti diversi; apre la mente alle diversità, in quanto visitando luoghi lontani crollano gli stereotipi e si diventa meno giudicanti; rende creativi, poiché adattandosi a nuovi ambienti, nuove lingue e abitudini si sviluppa il pensiero laterale che aiuta a trovare nuove soluzioni ai problemi; sviluppa le capacità cognitive, perché prenotare, pianificare un itinerario migliora l’organizzazione e la risoluzione dei problemi; riduce lo stress.

Considerati tutti i vantaggi del viaggiare non ci resta che preparare le valige!

Autore: Redazione

Fonti:

https://www.rtl.it/notizie/articoli/gli-italiani-hanno-voglia-di-viaggi-e-vacanze-sono-28-milioni-i-cittadini-pronti-a-partire/

https://www.repubblica.it/economia/2022/01/21/news/viaggi_2022-334682182/

https://www.focus.it/cultura/curiosita/perche-ci-piace-viaggiare-e-perche-ci-fa-bene

https://www.spazio50.org/paolo-de-nardis/

https://financialounge.repubblica.it/news/2022/06/21/boom-del-revenge-tourism-le-vacanze-da-sballo-dei-single-post-pandemia

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