Cipolla fa rima con Vatolla

Cipolla fa rima con Vatolla

C’è un piccolo borgo medievale, nel Parco Nazionale del Cilento, ricco di storia e di tradizioni dal quale si ammirano vallate verdeggiati ed uno splendido mare, dal golfo di Salerno fino a Punta Campanella.

È Vatolla, frazione del Comune di Perdifumo, nota per aver ospitato nel 1600 il filosofo Gianbattista Vico, in qualità di precettore dei figli del Marchese Rocca che viveva nel Castello Medievale del borgo; il filosofo apprezzava il panorama ed il clima, che definì “perfettissima aria” e nella ricca biblioteca del convento ebbe modo di approfondire gli studi che lo portarono alla composizione del suo libro “Scienza Nuova”. Tutt’ora nel castello si svolgono numerosi incontri culturali di studiosi e politici.

Nel “Museo contadino” del paese è custodita la cultura dell’epoca, rappresentata da oggetti della vecchia vita quotidiana: attrezzi agricoli, otri per l’olio, arredi e utensili delle cucine contadine e cestoni in paglia intrecciata che anticamente facevano da culla ai bambini.

Vatolla vanta, inoltre, numerose feste tradizionali, tra cui il suggestivo “Volo dell’Angelo” che si svolge il 15 agosto: in questa rappresentazione scenica tra il “bene e il male” l’angelo, un bambino sospeso nel vuoto tra le due torri del Castello Medievale, dialoga con il diavolo, un adulto disposto nell’apposito scenario allestito nella piazza, ed alla fine il bene trionfa sul male. In questa zona si produce olio di altissima qualità, ottimo vino ed i rinomati fichi che vengono essiccati al sole, farciti con mandorle, infornati e confezionati in originali cestini di vimini; ma la coltivazione principale, per la quale essa è considerata importante meta del turismo eno-gastronomico campano è la sua tipica cipolla, apprezzata per le caratteristiche nutrizionali e per il suo gusto dolce…tra i più dolci d’Italia!

La cipolla di Vatolla è un Presidio Slow food Campania: la buccia è di un bel bianco rosato e le sfoglie interne (tecnicamente chiamate catafille) sono bianche con sfumature longitudinali di colore rosa chiaro, il sapore è poco pungente, il profumo delicato e poco penetrante; la forma del bulbo è a trottola o a limoncino ed il peso va dai 400 agli 800 grammi.

I coltivatori locali si tramandano i semi da generazioni, conservando il suo patrimonio genetico integro, e ancora oggi rifiutano l’utilizzo di concimi e prodotti chimici contro le erbe infestanti e i parassiti ed effettuano la raccolta e l’intreccio rigorosamente a mano.

Recenti studi sia dell’Università Federico II di Napoli che dell’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Avellino si sono concentrati sulle caratteristiche nutrizionali, confrontando questo ecotipo con altri delle province campane*: caratteristica principale della cipolla di Vatolla risulta essere la minor quantità della componente sulfurea irritante che comunemente genera la lacrimazione durante il taglio e conferisce un gusto più forte.

Rimangono comunque immutati i benefici classici della cipolla, che con la sua capacità antibatterica e antimicrobica, è in grado di impedire la proliferazione di microrganismi potenzialmente dannosi per la salute perché in grado di stimolare il sistema immunitario. Questo bulbo, inoltre, è ricco d’acqua (quindi è un ottimo disintossicante e diuretico) ed è povero in fodmap (glucidi che fermentano nell’intestino, in parte responsabili dei sintomi del colon irritabile) per cui non genera gonfiore intestinale. Altri componenti molto importanti contro l’insorgenza di gravi patologie sono la quercetina, dalle riconosciute virtù antitumorali soprattutto per il cancro al colon, allo stomaco e alla prostata, flavonoidi, con azione antiipertensiva, polifenoli, potenti antiossidanti, e inulina, con azione prebiotica, antibiotica e contro l’assorbimento del colesterolo.

Non rimane che scoprire le bellezze e la bontà di Vatolla e della sua famosa cipolla!

Autore: Redazione

Fonte:

*Comparative analysis of volatile profiles and phenolic compounds of Four Southern Italian onion (Allium cepa L.) Landraces, R. Cozzolino, L. Malorni, A. Martignetti, G. Picariello, F. Siano, G. Forte, B. De Giulio Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus – Bra (CN)

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