Sulle orme dei dinosauri ad Altamura. La valle dei dinosauri, la grotta di Lamalunga.

Sulle orme dei dinosauri ad Altamura. La valle dei dinosauri, la grotta di Lamalunga.

La Puglia è da sempre considerata come un bellissimo luogo dove trascorrere le vacanze estive, con un mare caraibico ed una tradizione culinaria buona quanto antichissima, ma in pochi conoscono anche la vocazione archeologica di questa regione: ad Altamura (BA), infatti, nello spazio di pochi chilometri sono racchiusi veri e propri tesori di importanza storica e naturalistica.

La Valle dei Dinosauri

A Cava Pontrelli, c’è un sito denominato “Valle dei Dinosauri” dove, dal 1999 ad oggi, sono state identificate circa 30.000 orme di dinosauri vissuti oltre ottanta milioni di anni fa nel Cretaceo.

Il ritrovamento di questo importante sito di oltre 12.000 metri quadri ha un immenso valore, perché ha aperto la strada ad una nuova interpretazione della storia geologica della Puglia, testimoniando l’emersione di questa regione già nel periodo cretacico: fino ad allora, infatti, si era ipotizzato che essa fosse un’ampia area sommersa punteggiata da sporadiche e ridotte zone emerse, ma un luogo del genere mal si concilia con la presenza di interi branchi di dinosauri che, per vivere e riprodursi, avevano bisogno di un’area stabilmente emersa. Inoltre, le impronte meglio conservate hanno permesso di reperire informazioni utili sull’apparato motorio scheletrico, la postura, l’andatura, il comportamento, la velocità e le preferenze ambientali degli animali.

Le impronte identificate appartengono a cinque differenti famiglie di dinosauri – Anchilosauri, Sauropodi, Ornitischi, Iguanodontidi e Ceratopsidi – rettili giganteschi alti fino a dieci metri, sia bipedi che quadrupedi, con tre o cinque dita, per la maggior parte erbivori; in quelle meglio conservate è possibile addirittura notare la forma originaria del piede, i segni delle pieghe della pelle e delle unghie.

L’uomo di Altamura

Un altro sito di notevole importanza paleontologica è la Grotta di Lamalunga, un sistema di cavità carsiche e stretti cunicoli dove nel 1993 è stato ritrovato lo scheletro fossile di un uomo preistorico ribattezzato “l’uomo di Altamura” e simpaticamente soprannominato dai cittadini locali “Ciccillo”.

L’ominide, riconducibile ad un maschio adulto alto circa 160-165 cm, è in ottimo stato di conservazione ed integro nella sua struttura scheletrica; sul cranio sono presenti sia tratti arcaici che trasformazioni morfologiche tipiche dei neandertaliani, che consentono di collocarlo nel Pleistocene medio-superiore europeo, tra le forme di Homo erectus (400 mila anni) e le forme di Homo di Neanderthal (85 mila anni), in una fase di passaggio stimata intorno a 250 mila anni fa.

Il Pulo

Sempre in zona è possibile visitare il Pulo, la più grande dolina carsica dell’Alta Murgia: si tratta di una depressione di forma circolare del diametro di mezzo chilometro e profonda circa 90 metri, sulle cui pareti si sono create grotte e anfratti abitati dall’uomo almeno da 5.000 anni. Il Pulo si presenta comeun anfiteatro naturale, silenzioso e arcaico e sul versante nord è attraversato da un importante sistema rupicolo caratterizzato da una flora e una fauna di notevole interesse.

Grazie ai finanziamenti europei, il Comune di AItamura e la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia hanno creato la nuova RETE MUSEALE, per cui sono previsti importanti interventi in termini di allestimento e comunicazione, rispondenti ai più elevati standard museali europei. Sarà così possibile tutelare un immenso patrimonio paleontologico e naturalistico e garantire una corretta fruizione di una realtà preistorica la cui esperienza diretta è estremamente difficile e limitata. 

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