Attività fisica e benessere

Attività fisica e benessere

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce attività fisica «qualsiasi movimento corporeo prodotto dall’apparato muscolo-scheletrico che richiede dispendio energetico» e include le attività che vengono praticate nella vita di ogni giorno sia durante il lavoro che nel tempo libero, i lavori domestici, gli spostamenti abituali a piedi o in bicicletta: la cosiddetta mobilità attiva.

Svolgere attività fisica con regolarità significa fare una scelta a favore della propria salute; praticata regolarmente, essa contribuisce a mantenere e migliorare il benessere psicofisico, a ridurre i sintomi di ansia, stress e depressione e migliora la qualità del sonno; può essere un valido aiuto anche contro la solitudine dato che può essere svolta in compagnia e favorisce la socializzazione. Inoltre, aiuta la riduzione della pressione arteriosa e il controllo del livello di glicemia e colesterolo nel sangue, aiuta a prevenire malattie metaboliche, cardiovascolari e neoplastiche e artrosi e contribuisce a ridurre il tessuto adiposo in eccesso perché facilita il raggiungimento del bilancio energetico. Contribuisce, infine, a gestire le principali patologie croniche non trasmissibili e quindi a migliorare la qualità della vita, per qualsiasi età sia per gli uomini che per le donne. Nello specifico per i ragazzi, oltre agli effetti benefici generali sulla salute fisica, l’attività fisica aiuta l’apprendimento, rappresenta una valvola di sfogo alla vivacità tipica della giovane età, stimola la socializzazione e abitua alla gestione dei diversi impegni quotidiani; per gli anziani, l’esercizio fisico comporta benefici evidenti anche per l’apparato muscolo-scheletrico e riduce il rischio di cadute.

Nei bambini e adolescenti (dai 5 ai 17 anni) sussistono le seguenti raccomandazioni:

  • praticare durante la settimana almeno una media di 60 minuti al giorno di attività fisica, soprattutto aerobica, di intensità da moderata a vigorosa;
  • includere almeno 3 volte alla settimana attività aerobica vigorosa ed esercizi per rafforzare l’apparato muscolo-scheletrico.

Negli adulti (dai 18 ai 65 anni):

  • praticare almeno 150-300 minuti settimanali di attività fisica aerobica di moderata intensità o 75-150 minuti settimanali di attività fisica aerobica vigorosa, oppure combinazioni equivalenti delle due modalità;
  • per ottenere ulteriori benefici, eseguire attività di rafforzamento muscolare a intensità moderata o superiore che coinvolga tutti i principali gruppi muscolari, almeno due giorni a settimana.

Negli anziani (over 65 anni):

  • come per gli adulti e in più eseguire, almeno tre giorni a settimana, attività fisica multicomponente differenziata per migliorare l’equilibrio e attività di rafforzamento a intensità moderata o superiore, per aumentare la capacità funzionale e prevenire le cadute accidentali.

N.B. Le suddette indicazioni valgono anche per bambini/adolescenti/adulti con disabilità, adulti/anziani con ipertensione/diabete di tipo 2/HIV/cancer survivor sempre e comunque in assenza di controindicazioni.

 Nelle donne in gravidanza e nel post partum (in assenza di controindicazioni):

  • praticare durante la settimana almeno 150 minuti di attività fisica aerobica di intensità moderata, includendo attività aerobiche e di rafforzamento muscolare.

Promuovere l’attività fisica è dunque un’azione di sanità pubblica prioritaria, spesso inserita nei piani e nella programmazione sanitaria in tutto il mondo; sono importanti tutte quelle iniziative volte da un lato a studiare e monitorare la situazione nazionale, dall’altro a promuovere sul territorio attività di prevenzione e promozione dell’attività fisica. Tra le possibili linee di intervento in tema di promozione dell’attività fisica da sviluppare sia a livello centrale che a livello territoriale:

  • accrescere il tempo dedicato all’esercizio fisico dentro e fuori la scuola e sviluppare attività educative per i bambini sull’attività fisica, come parti integranti di programmi di educazione alla salute;
  • spingere i datori di lavoro a facilitare la pratica di un’attività fisica regolare da parte dei dipendenti;
  • sostenere lo svolgimento di pratiche sportive individuali o di squadra da parte di cittadini attraverso, per esempio, l’organizzazione di manifestazioni o tornei;

promuovere lo sviluppo di ambienti urbani che spingano all’attività fisica, inclusa la disponibilità di piste ciclabili e percorsi pedonali su itinerari anche di interesse paesaggistico e storico-artistico, invitando all’utilizzo delle scale, per esempio con cartelli posti in punti strategici presso gli impianti automatici (ascensori, scale mobili, ecc).

Autore:

Dott.ssa Silvia Morcone

Biologa Nutrizionista

Specialista in Scienza dell’Alimentazione

Fonti:

1) World Health Organization. Interventions on diet and physical activity: what works. Summary report. Geneva: WHO; 2009. Disponibile all’indirizzo: http://apps.who.int/iris/bitstream/10665/44140/1/9789241598248_eng.pdf?ua=1; ultima consultazione 11/01/18.

2) Centro Nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute. Sistema di

sorveglianza PASSI. Attività fisica. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2018. Disponibile all’indirizzo http://www.epicentro.iss.it/passi/dati/attivita.asp; ultima consultazione 11/01/18.

3) World Health Organization. Physical activity. Fact sheet. Updated February 2018. Geneva: WHO; 2018. Disponibile all’indirizzo: http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs385/en/; ultima consultazione 15/01/18. 4) RAPPORTO ISTISAN 18/9 Movimento, sport e salute: l’importanza delle politiche di promozione dell’attività fisica e le ricadute sulla collettività – ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’

Comments are closed.