Da allucinogeno a medicina: la sorprendente evoluzione dell’LSD contro la schizofrenia

Da allucinogeno a medicina: la sorprendente evoluzione dell’LSD contro la schizofrenia

Nel mondo della farmacologia psichiatrica, ogni tanto accade qualcosa che suona quasi come una provocazione. L’ultima? Un nuovo farmaco per la schizofrenia che nasce da un paradosso: un derivato dell’LSD, la sostanza allucinogena simbolo della controcultura degli anni ’60, potrebbe diventare un’arma potente – e clinicamente sicura – contro una delle patologie mentali più complesse del nostro tempo.

Secondo i primi studi pubblicati da un team internazionale di neuroscienziati, questo composto sperimentale – al momento noto solo con una sigla – è ben 100 volte più potente della ketamina nel modulare i recettori NMDA, una delle chiavi molecolari coinvolte nei disturbi psicotici.

Ma non lasciatevi spaventare dal pedigree psichedelico: a differenza dell’LSD classico, questo farmaco non induce esperienze allucinogene. Gli scienziati hanno infatti modificato la struttura della molecola per preservarne l’efficacia terapeutica eliminando gli effetti psicotropi. Il risultato? Un farmaco che agisce in modo profondo sulle connessioni neurali compromesse, senza portare il paziente in un viaggio lisergico.

Per decenni, la schizofrenia è stata trattata principalmente con antipsicotici che agiscono sulla dopamina. Ma questi farmaci, seppur efficaci in molti casi, non sono privi di effetti collaterali e spesso non riescono a migliorare i sintomi cosiddetti “negativi” – come l’appiattimento emotivo e la perdita di motivazione. È qui che entra in gioco questo nuovo composto, che promette un’azione più ampia e mirata, capace di rimodulare interi circuiti cerebrali anziché semplicemente sedarli.

Non è la prima volta che molecole psichedeliche rinascono in veste terapeutica. Negli ultimi anni, MDMA e psilocibina sono stati studiati – con risultati sorprendenti – per il trattamento del PTSD e della depressione resistente. Questo nuovo derivato dell’LSD rappresenta un ulteriore passo avanti in quella che molti definiscono ormai una rivoluzione psichedelica in medicina.

Per ora siamo ancora nelle fasi sperimentali, ma i risultati sui modelli preclinici sono più che promettenti. Se tutto andrà secondo i piani, potremmo trovarci di fronte a una nuova generazione di farmaci psichiatrici, più intelligenti, più mirati e – incredibilmente – nati da ciò che un tempo era considerato pura follia.

In fondo, come spesso accade nella scienza, è proprio nelle zone d’ombra del proibito che si nasconde la luce di nuove possibilità.

Autore: Redazione

Fonti:

https://interestingengineering.com/health/scientists-created-lsd-based-drug-for-mental-health-treatment

https://medicalxpress.com/news/2025-04-lsd-analog-potential-schizophrenia.html

https://www.ucdavis.edu/news/researchers-develop-lsd-analogue-potential-treating-schizophrenia

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