a cura di Pietro Masullo
Per gentile concessione dell’autore Dott. Pietro Masullo1 pubblichiamo il testo Approccio al paziente oncologico declinato nel paradigma della complessità, che propone un nuovo sguardo sull’oncologia attraverso l’approccio complesso al paziente anziano.
Nel panorama odierno della medicina oncologica, è sempre più frequente l’incontro con pazienti anziani, spesso portatori di patologie concomitanti e fragilità cliniche che un tempo rappresentavano un limite all’accesso a terapie antiblastiche. Il testo propone un cambio di prospettiva, affrontando la sfida di trattamenti personalizzati che tengano conto non solo della malattia, ma della persona nella sua interezza. L’oncologo diventa così guida e regista di un percorso terapeutico che bilancia rischi e benefici, mirando a garantire la migliore qualità di vita possibile, anche in contesti clinici delicati. Un testo interessante per chi vuole comprendere e praticare un’oncologia davvero centrata sul paziente.
Nel paziente oncologico anziano, la complessità non è solo clinica, ma anche farmacologica. L’immagine evocativa del “blender patient”, in cui farmaci, alimenti e condizioni cliniche si mescolano in una miscela imprevedibile, ci ricorda quanto fragile possa essere l’equilibrio terapeutico. È in questo scenario che l’appropriatezza prescrittiva diventa non solo una necessità, ma un imperativo etico e professionale. Strumenti semplici come le “Domande di Hamdy” rappresentano un primo passo concreto verso una medicina più attenta, multidisciplinare e condivisa. Perché curare non significa solo somministrare farmaci, ma soprattutto prendersi cura della persona nella sua globalità. E in oncologia, oggi più che mai, questo significa anche prevenire il danno, valorizzare l’ascolto, integrare le competenze.
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1 Pietro Masullo, medico chirurgo oncologo. Direttore a r. UOC Oncologia Ospedale San Luca Vallo della Lucania (SA)
Autore: Redazione
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Per gentile concessione dell’autore Dott. Pietro Masullo